Centro di Nutrizione e Consulenza a Caltagirone (CATANIA, Sicilia)

5 febbraio 2010

La differenza tra Allergie e Intolleranze Alimentari




Il termine "Allergia" deriva dal Greco e significa "reazione diversa", fu coniato per la prima volta da von Pirquet nel 1906 per indicare l'alterata reattività dell'organismo nei confronti di sostanze generalmente innocue.

Le allergie Alimentari provocano una risposta clinica ad un determinato alimento basata su una reazione immunologica. Ciò vuol dire che l'allergia alimentare si ha perchè un particolare componente (allergene) contenuto nell'alimento scatena il sistema immunitario dell'organismo.

I princiapali allergeni contenuti negli alimenti sono:


  • le proteine del latte: queste sono contenute anche in tutti i derivati del latte come Yogurt e formaggi, ciò vuol dire che chi è allergico alle proteine del latte lo sarà anche per i suoi derivati.

  • albume: la cottura delle uova fà si che le proteine contenute nell'albume si deteriorino parzialmente riducendo l'effetto allergenico.

  • Vacilina: è un'allergenen contenuto nei legumi, nelle noci, nelle nocciole e nelle mandorle.

  • Mele e Prunoidee: l'allergia a prugne, albicocche, pesche e ciliegie è spesso dovuto ad un'allergia già pre-esistente ad alcuni pollini e al lattice.

  • Pesce: il più allergenico è il merluzzo, i crostacei, i molluschi di mare.

  • Carni: il maiale è il più callergenico rispetto agli altri tipi di carni.

I sintomi delle allergie alimentari

Stomatite ulcerosa, Esofagite, doloriaddominali ricorrenti, stipsi diarrea o alternanza, dolori colici ricorrenti, enuresi (perdita di urine involontarie), dolori osteo-articolari, sindromi a carico del sistema nervoso centale (emicrania), sindrome orale allergica (gonfiore delle labbra, prurito nel cavo orale, rigonfiamento della lingua, bruciore della gola e problemi respiratori con effetti asmatci).

Intolleranze Alimentari

L'intossicazione alimentare comprende ogni reazione che segue l'ingestione di un alimento, la reazione può essere tossica (cioè dovuta a sostanze tossiche presenti nell'alimento come residui di pesticidi o altro) o non tossica (in questo casto è provocato dalla composizione chimica dell'alimento, dagli additivi ecc.). Le intolleranze alimentari non sono dovute dalla presenza di allergeni e non scatenano il sistema immunitario dell'organismo. La manifestazione dell'intolleranza è dovuto da un deficit enzimatico nostro, per esempio:



  • Intolleranza al lattosio: è dovuto dal fatto che a noi manca l'enziama (Lattasi) ingrado di digerire il lattosio. Tale enzima si produce in maggiore quantità quando si è piccoli, o meglio fino a quando noi ci nutrima di latte e quindi assumiamo calcio. Con l'avanzare dell'età si tende sempre di più ad evitare il latte riducendo, inevitabilmente, anche l'ingestione di calcio e questo provoca la riduzione della produzione dell'enzima lattasi. La mancata presenza di questo enzima provoca la non digestione del lattosio (zucchero presente nel latte) che passa, nel primo tratto intestinale, inalterato finendo nella zona dove sono presenti i batteri intestinale che utilizzano il lattosio per nutrirsi provocando formazione di gas, gonfiore addominale, flatulenza, diarrea. Il lattosio è contenuto anche: nei prodotti dell'infanzia, nei dolci, nelle caramelle, nel gelato, cioccolato anche fondente, margarine, prosciutto cotto e insaccati in genere, pizza bianca e rossa. Il lattosio è anche contenuto nei formaggi spalmabili, molli e semimolli come la mozzarella, ma non è contenuto nei formaggi stagionati.

  • Intolleranza all'amido: è contenuto nel riso e nelle patate, la manifestazione dell'intolleranza è dovuta dal deficit dell'enzima che permette la digestione dell'amido.
I sintomi delle intolleranze alimentari sono, sostanzialmente: diarrea, vomito, dolori addominali e, in alcuni casi, febbre.
Per diagnosticare le allergie alimentari vengono impiegati dei test sia in vivo che in vitro:
  • Tes cutanei in vivo (SPT): si basa sulla puntura con apposite lancette della superficie volare dell'avambraccio e l'apposizione di estratti allergenici. La capacità predittiva positiva degli SPT è inferiore al 50% e quella negativa è superiore al 90 %. Risulta essere un test poco attendibile in caso di positività ad allergia alimentare.
  • Test in vitro (RAST): consiste in un prelievo di sangue ed in una serie di indagini in laboratorio. La capacità predittiva positiva degli RAST è come quella del test SPT, è inferiore al 50% e quella negativa è superiore al 90 %. Risulta essere un test poco attendibile in caso di positività ad allergia alimentare e in più è molto costosa.
  • Test di provocazione: viene fatto esclusivamente in ambito ospedaliero, si somministrano gli allergeni e si attende lo scatenamento del istema immunitario. E' il test più attendibile in assoluto.
  • Tutti gli altri test risultano essere poco attendibili e senza alcun presupposto scientifico.
La terapia Dietetica
L'unica terapia di sicura efficacia nelle allergie alimentari è la dieta di eliminazione per uno o più cibi verso cui si stata riscontrata una ipersensibilità.
La Dieta Ipoallergenica:
  • riso bollito
  • tacchino, agnello (ai ferri o cotto al vapore)
  • lattuga fresca
  • pere sbucciate, ananas fresca
  • olio extra vergine di oliva
  • tè e zucchero di canna
  • acqua minerale.
Qualora i sintomi regredissero occorre tornare alla dieta normale e osservare la loro eventuale ricomparsa.