Centro di Nutrizione e Consulenza a Caltagirone (CATANIA, Sicilia)

28 gennaio 2010

Chiacchiere di Carnevale, un piacere da soddisfare.



Piccoli accorgimenti su come rendere il dolce di Carnevale più leggero e più salutare, evitando così l’insorgenza di disturbi.


Ingredienti :500gr farina, 50 gr zucchero, 50 gr burro, 2 tuorli + 1 uovo intero, 1 bicchiere di vino bianco, 1 pizzico di sale, 1 bustina di lievito per dolci, 1 bustina di vanillina, olio per friggere.


Tutti conosciamo la bontà delle Chiacchiere di Carnevale, dolce tipico usato più o meno in tutta l’Italia meridionale, presentate con spolverate di cacao amaro o di cannella. Molti sapranno che essendo un dolce fritto và mangiato con moderazione possibilmente ce chi dirà: “…ne mangio solo una perchè è troppo calorica”. Basti pensare che solo 100 g di chiacchiere contengono circa 490 Kcal di cui il 36 % è grasso.
Insisto sempre nel dire che a volte i peccati di gola vanno soddisfatti, soprattutto se abitualmente si segue una sana e corretta alimentazione, perché è importante capire che non è l’evento casuale che ci fa ingrassare (es. mangiare 1-2 volte l’anno le chiacchiere di Carnevale) ma piuttosto l’abitudine di mangiare dolci e fritture frequentemente durante tutto l’anno (es. il cioccolatino dopo il caffè, i dolcini la domenica, le cotolette, le patatine fritte, ecc…).
Per alleggerire o rendere un po’ più salutare le Chiacchiere, anche per chi porta il colesterolo alto, vi consiglio di usare al posto del burro l’”olio di oliva extra vergine” conosciuto sia per le sue proprietà antiossidanti, grazie alla presenza della vit. E, e sia per il fatto che è l’unico grasso a non interferire con la produzione di colesterolo cattivo. Ciò vuol dire che non fa aumentare i livelli di colesterolo nel sangue.
Per la frittura vi consiglio di utilizzare un olio che abbia un “ Punto Fumo” elevato come l’olio di oliva extra vergine o l’olio di arachidi o l’olio di palma raffinato. Il Punto Fumo è la temperatura massima di sopportazione dell’olio in frittura, oltre questo punto iniziano a formarsi sostanze tossiche e cancerogene come l’ “Acroleina” che è irritante per la mucosa gastrica (e quindi dannosa soprattutto per chi soffre di gastrite, esofagite, ulcere gastriche …) è nociva per il fegato (provoca un aumento delle transaminasi, dannosa soprattutto per chi soffre di steatosi, epatite, cirrosi …) ed è capace di alterare anche il sapore e gli odori degli alimenti. Vi consiglio vivamente, quindi, di non utilizzare: l’olio di girasole o di semi di girasole, di oli vari, di mais e di soia perché hanno un Punto Fumo troppo basso. E’ importante stare attenti al colore dell’olio durante la frittura, cambiamenti di colore tendenti al marroncino indicano l’inizio dell’alterazione dell’olio, in tal caso mai aggiungere dell’olio fresco ma piuttosto buttare l’olio fritto e mettere nella padella dell’olio nuovo.
Le Chiacchiere vanno tolte dalla padella ancora bianche, in questo modo eviterete la formazione di un composto cancerogeno chiamato “Acrilamide” che contribuisce all’insorgenza del tumore al seno.
Dopo la frittura sistemate le chiacchiere su un cuscino di tovaglioli assorbenti (che andrà cambiato spesso) evitando di metterli una sopra l’altra. Lasciateli riposare il tempo necessario perché tutto l’olio sia assorbito e quando le chiacchiere si saranno asciugate riponetele su un vassoio e spolveratele con zucchero a velo e cannella o cioccolato amaro. Ualà il piatto è servito!
Dott. Simona Sampirisi

25 gennaio 2010

La resa dei conti tra feste e peso


Come di consuetudine, ogni anno, ci ritroviamo a Gennaio a dover fare i conti con la realtà del peso acquisito nel mese di Dicembre in cui le feste natalizie e i cenoni ci divertono, ci entusiasmano e ci fanno dimenticare le regole fondamentali di una corretta e sana alimentazione.
Ho sentito molto spesso la frase: “solo un pazzo inizierebbe una dieta sotto Natale, ormai mi godo i cenoni e a Gennaio se ne pensa”. Quanti di voi non l’hanno detto?
Purtroppo non è solo il peso ad aumentare ma molto spesso anche il colesterolo, la glicemia nei diabetici, la pressione, i trigliceridi e i disturbi per chi soffre di esofagite. Ma allora come rimediare al danno?
Bisogna capire che il nostro organismo è come una macchina, se non usiamo del buon carburante il motore si sporca e non funziona bene, per tale motivo è opportuno seguire inizialmente un’alimentazione disintossicante, ciò vuol dire priva di eccessi di grassi e colesterolo ma ricca di verdure e ortaggi. Prima cosa non vanno assolutamente eliminati pasta, pane e frutta (questo vale sopratutto per chi ha il diabete) ma vanno semplicemente ridotte le quantità, prediligere sempre pasta con verdure o semplici con sugo; la carne và mangiata preferibilmente la sera accompagnata da verdura e un filo di olio extra vergine di oliva ed è molto importante variare la fettina di vitello con il petto di pollo, con il manzo e con il maiale magro; il pesce andrebbe mangiato almeno 2 volte a settimana e preferibilmente la sera scegliendo tra le varietà del pesce azzurro (alice, sgombro, sarde) ma vanno bene anche il merluzzo e la sogliola; l’uovo, al contrario di come si potrebbe pensare, non và eliminato nemmeno per chi porta il colesterolo alto ma anzi và mangiato almeno una volta a settimana.
Sono da evitare tutti i grassi come: Burro, margarine, strutto, sugna e oli per fritture.
Mi rendo conto che, come succede in molte famiglie, si hanno ancora dei panettoni e pandori da consumare e allora il comune pensiero è: “Ormai li abbiamo comprati e li dobbiamo mangiare, mica li possiamo buttare!”. Vero! Il cibo non si butta ma se usato con diligenza non tutti i mali vengono per nuocere. Così la domenica, giorno in cui si è più propensi a mangiare bocconcini e dolci fatti in casa dopo una settimana in cui si è seguita una sana alimentazione, si potranno consumare dopo il pranzo una fetta di pandoro o di panettone evitando, quindi, si acquistare dolci e spendere ulteriore denaro.
In oltre, per accelerare gli effetti benefici dell’alimentazione disintossicante, è opportuno svolgere dell’attività fisica che consista non nel sollevare pesi (che non provoca nessun consumo di ossigeno e quindi non brucia grassi) ma fare invece: aerobica, corsa, piscina, calcio, ballo ecc., ossia tutte quelle attività in cui è previsto un costante consumo di ossigeno e una accentuata sudorazione. Mi è capitato, passeggiando per la Villa Comunale di Caltagirone, di vedere delle persone in tuta che praticavano la corsa ma c’èra anche chi, vestito normalmente e di età avanzata, camminava a passo sostenuto facendo più volte il perimetro della villa, controllando la respirazione e soprattutto sudando. Consiglio a tutti di seguire quest’ultimo esempio perché è una delle attività fisiche facile da praticare a qualunque età, per nulla costosa, efficace nel bruciare grassi soprattutto dall’addome in giù e, senz’altro, ci consente di respirare l’aria pulita e serena resa possibile dagli alberi della nostra Villa Comunale.
Dott.ssa Simona Sampirisi

1 gennaio 2010

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*     Diabete mellito 1 e 2 (anche con il microinfusore),
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